Fano (PU) – “Da oltre 1 mese il CUP (Centro Unico Prenotazione) non funziona e la prenotazione di visite ed esami è ormai nel caos. Nessuno è più in grado di dare risposte, gli operatori, in visibile e comprensibile imbarazzo, si trincerano dietro ennesimi aggiornamenti dei sistemi informatici (che durano orami da mesi) ma dalla voce e dall’esitazione è palese uno stato di confusione totale”.
La denuncia è della candidata sindaca del centrodestra Lucia Tarsi che se la prende con la gestione della sanità fanese. “La cosa veramente strana – prosegue – è che se invece la richiesta è in libera professione, magicamente i sistemi informatici risultano aggiornati ed in grado di dare appuntamenti nel giro di pochi giorni”. Secondo Tarsi nell’ultima settimana sono state oltre 600 le persone che giornalmente sono state costrette a recarsi agli sportelli dell’ospedale di Fano facendo file di ore solo per prenotare l’agognata prestazione per poi sentirsi magari rispondere che l’appuntamento era tra 1 anno e 4 mesi per una visita cardiologica, 1 e 2 mesi per una visita oculistica, 9 mesi per una spirometria. “Questo è lo scandalo della sanità nella nostra città. E pensare che nella vicina Emilia Romagna il mondo è totalmente diverso: liste d’attesa gestite con professionalità e rigore, tempi mediamente ridotti del 70% rispetto ai nostri e superticket abolito. Ci chiediamo – conclude – cosa spinga i dirigenti del Pd fanese a non riconoscere gli enormi errori fatti in questi anni”.
E a parlare di sanità come capita spesso è anche Stefano Pollegioni della Nuova Fano ed in particolar modo del reparto di radiologia: “Le richieste di diagnostica urgente – scrive – sommate agli appuntamenti degli esterni (causati dal depotenziamento degli altri ospedali) stanno mandando in sovraccarico di lavoro i servizi radiologici. Qualche giorno fa abbiamo assistito al taglio del nastro della nuova TAC all’Ospedale San Salvatore di Pesaro. Nei fatti però ancora una volta constatiamo che quel nastro è solo fumo negli occhi. La Tac dell’Ospedale Santa Croce spesso è ferma ed è chiaro che così non è possibile accorciare la lista di attesa”. Problemi anche per quanto riguarda la segreteria “che – incalza Pollegioni – chiude alle 18 quando gli esami vengono effettuati fino le 20 e questo fa si che il paziente per fare un esame dopo le ore 18, non trova più all’interno un riferimento e quindi per avere indicazioni va a disturbare quei pochi medici e tecnici che sono impegnati a svolgere la loro professione”.