Fano (PU) – La rassegna “Con le parole giuste”, giunta al settimo appuntamento, questa volta ci invita a riflettere su un termine difficile da definire, che si è prestato a diverse deformazioni nel corso della storia fino ad assumere accezioni terribili e lontane dall’etimologia: “onore”. Lo affronteremo con chi ha fatto dell’onore la sua ragione di vita, la sua professione, la sua lotta quotidiana: l’ex magistrato alla Procura di Palermo e ora consulente antimafia Marzia Sabella, che sarà ospite della Mediateca Montanari di Fano giovedì 7 aprile alle ore 18, insieme al pm Daniele Paci.
L’incontro sarà l’occasione per presentare il libro che Marzia Sabella ha scritto insieme alla giornalista del Sole 24 Ore Serena Uccello, Nostro Onore, pubblicato nel 2014 da Einaudi, in cui racconta la sua esperienza ventennale alla Procura di Palermo. Dalle indagini sulla pedofilia a quelle sulla mafia, dalla vicenda del piccolo Pio Pio vittima degli orchi all’arresto del boss latitante Bernardo Provenzano, dal rapporto con i colleghi e con gli uomini della scorta agli odori e sapori della terra siciliana: Marzia Sabella ha aperto le porte del “palazzaccio” di Palermo e ci ha consegnato un ritratto preciso e privo di qualsiasi autocelebrazione del lavoro di magistrato. “Non è soltanto la mia storia, è il racconto collettivo di questo mestiere e del suo significato” ha dichiarato.
Il libro nasce da un’intervista di Serena Uccello a Marzia Sabella che risale a diversi anni fa, in cui la giornalista intendeva raccontare la quotidianità di un magistrato; un’intervista non esaustiva secondo la giornalista, che lasciava qualcosa di inespresso, che poi è convogliato nella stesura di Nostro Onore. L’iniziale ritrosia della Sabella a raccontarsi è stata ben presto compensata dalla volontà di far emergere la “normalità” di un magistrato, di “farlo avvicinare al popolo” e togliergli quella divisa da supereroe che spesso gli si cuce addosso. È questo lo spirito del libro: descrivere un antieroe dei nostri giorni, una persona che compie fatti straordinari guidata dalla passione per il suo lavoro e dal senso del dovere, ma lontano dalla luce dei riflettori.