Fano (PU) – Circa 13mila euro in contanti, altri 7000mila euro in monete da 2, 12 biciclette del valore totale di 25mila euro, oltre 3mila pacchetti di sigarette, una 30ina di pezzi tra tablet e cellulari, 4 auto, orologi, elettronica varia e arnesi da scasso di vario tipo. È questa una parte della refurtiva recuperata grazie ad una maxi operazione partita dal commissariato di Fano, coordinato dal dirigente Stefano Seretti.
Una super indagine che ha portato all’arresto di 2 moldavi e alla denuncia di altre 6 persone, responsabili di una miriade di furti nella provincia di Pesaro e Urbino, in Romagna e in Umbria. Le indagini sono partite da Fano, quando il 29 settembre scorso, una banda aveva svaligiato la tabaccheria Da Ale di via Metauro. Da qui, gli agenti del commissariato hanno iniziato ad investigare e sono arrivati ad una banda di ricettatori. Da loro ai responsabili dei furti, il passo è stato breve, e in poco tempo gli investigatori sono riusciti a risalire anche ai ladri.
Questi ultimi, tutte le notti, si impegnavano ad assaltare qualsiasi negozio, bar, rivendita, della provincia di Pesaro e Urbino ma anche della Romagna e dell’Umbria, senza alcuna distinzione. Elettronica, abbigliamento, auto, tabacchi di tutto e di più veniva rubato per poi essere piazzato in una maxi rete di ricettazione, dislocata nel centro Italia. Alla fine del novembre scorso, gli agenti del commissariato di Fano hanno rintracciato e arrestato il Capobanda dopo un inseguimento rocambolesco. In quell’occasione, i poliziotti hanno rischiato di essere investiti da un complice, arrestato infine anche lui. Dopo una serie di indagini, gli agenti sono riusciti ad arrestare 2 componenti della banda (formata in totale da 3 individui) e ben 6 ricettatori, recuperando una notevole quantità di refurtiva, ritrovata in svariati casolari abbandonati e in casa dei ricettatori stessi. Un arresto molto importante che ha messo fine alle attività di una gang decisamente attiva, che non risparmiava alcun tipo di attività.