Fano (PU) – “Con questo intervento si indebolirà la pianta, favorendo l’ingresso di funghi e parassiti”. Le potature dei lecci su Via Papiria effettuate nei giorni scorsi da Aset, non sono piaciute alle associazioni naturalistiche Argonauta e La Lupus in Fabula.
“Vorremmo capire la logica di tagli che – scrivono Caudio Orazi e Luciano Poggiani – in alcuni casi hanno lasciato solo le branche primarie della lunghezza di pochi centimetri o al massimo alcuni monconi di quelle secondarie, spogliando quasi del tutto gli alberi dell’apparato fogliare. Non ci risulta che le piante fossero malate o secche. Forse minacciavano di rovinare sulla sede stradale, o erano un pericolo per la circolazione? Ma in questo caso sarebbe stato sufficiente ridurne la chioma”.
Oltre che ad Aset, Argonauta e La Lupus in Fabula bacchettano anche i cittadini rei, secondo loro, di non avere una cultura sulla gestione del verde: “Sono più preoccupati delle foglie che cadono sulle gronde che del riscaldamento climatico e ritengono che più la potatura sia intensa, più la pianta si rinvigorisce”
“Da un’azienda di proprietà pubblica però (Aset, ndr) – riprende la nota – che ha in appalto la gestione del verde urbano ci si aspetta competenza e professionalità. E’ giusto ascoltare le richieste dei fanesi, ma gli interventi vanno eseguiti solo se è necessari per ragioni di sicurezza. Queste cose le avevamo già scritte in una precedente lettera del 5/11, ma non sembra che siano state minimamente accolte. Quindi chiediamo all’assessore Tonelli di esercitare le funzioni in capo al Comune di indirizzo e di controllo sulla partecipata, e di portare al più presto in Consiglio comunale un nuovo regolamento del verde urbano adeguato al Regolamento Regionale Tipo. Chiediamo anche un incontro congiunto ad Aset e Comune di Fano per trattare non solo il tema delle potature ma anche la programmazione futura”.