Fano (PU) – Vietato ballare e fare musica nei locali fanesi. Nei giorni scorsi i vigili urbani hanno fatto visita ai gestori dei locali del centro ricordando loro il “Piano comunale per il rilascio delle autorizzazioni di somministrazione al pubblico di alimento e bevande”. Un regolamento attivo da anni e che recepisce e precisa la normativa regionale ma che, fino ad oggi, era sempre stato “superato” dalle deroghe previste, soprattutto per l’estate, dalla stessa Amministrazione.
“La municipale – racconta Alessandro Mietti, dell’Urban Island – mi ha ricordato nei giorni scorsi che, per fare intrattenimento musicale, avrei prima dovuto comunicare la data dall’evento con 5 giorni di anticipo, misurare e certificare il livello di decibel raggiunto dal concerto pagando un fonico (e spendendo circa 700 euro) e diffondere la musica con un impianto segnalato agli uffici di competenza. L’alternativa? Multa e segnalazione penale. Ora mi chiedo: com’è possibile misurare il volume prodotto da un concerto acustico di chitarra e voce? Perché queste cose accadono solo a Fano? Pesaro e Senigallia adottano da anni delle deroghe che entrano in vigore come minimo a luglio e hanno validità fino a settembre. Tutte le città propongono concerti in centro. Solo Fano vieta la musica e il ballo. Ma il sindaco dove ha vissuto? E’ mai uscito fuori casa? Io non l’ho mai incontrato e con noi commercianti non ha mai parlato”.
Mietti ricorda poi che, a breve, nel suo locale dovrebbero tenersi dei concerti collaterali al Fano Jazz by the Sea. “Non so neanche se riusciremo a partecipare visto l’intimazione che ci è stata fatta”. A rassicurare Mietti è il patron della rassegna Adriano Pedini: “Dal 24 al 31 luglio, nell’orario dell’aperitivo, ci saranno dei concerti collegati al Fano Jazz nei circa 20 locali che hanno aderito all’iniziativa. Chiederemo una deroga al Comune per poterli fare. Non ci saranno problemi”.
Ed è proprio questo l’iter che fino all’arrivo della nuova Giunta era stato adottato dal Comune. In pratica, a maggio, l’assessorato agli eventi e manifestazioni raccoglieva la programmazione degli eventi promossi da privati, associazioni ed enti pubblici per l’estate, poi incaricava l’ufficio Ambiente di redigere una “deroga madre” (ideata dall’allora assessore Alberto Santorelli) per l’occupazione del suolo pubblico e per permettere di proporre musica dal vivo.
Tolleranza 0 anche per il ballo. Segnalazioni dei vigili anche in questo caso in alcuni locali della città. In una circostanza i proprietari sono stati multati perché, nonostante il permesso per fare intrattenimento musicale fino alle 3, anche con dj, per loro vigeva comunque il “divieto di ballo” da segnalare anche con un cartello. Il cartello non c’era, la gente ballava. Risultato? 3mila euro di multa e segnalazione penale.