Fano (PU) – “Mi sarei aspettato una discussione in Consiglio più aderente al merito ed alle questioni poste dalla nostra mozione. Abbiamo assistito invece dai banchi della maggiorana, alle solite frasi fatte ed ai soliti luoghi comuni quali il richiamo alle fantomatiche alte specialità, ed al principio della riduzione della mobilità passiva, solito ritornello non documentato negli atti regionali, ma anche alle fantasticherie legate alle mirabolanti proprietà anche estetiche, di una nuova struttura, quali potenziali motivi di attrazione per nuovi utenti”. Ad intervenire è Carlo De Marchi di Bene Comune.
“Noi chiediamo se è vero o no che la Regione marche ha anticipato, come riconosciuto dalla consigliera Luzi, ed arbitrariamente applicato nella nostra provincia il decreto dell’allora ministro Balduzzi? Se il piano sanitario di Marche Nord ha creato o meno uno squilibrio nelle prestazioni tra i due poli ospedalieri , con un evidente impoverimento delle prestazioni nel polo S. Croce ( come riconosciuto per altro dal sindaco). Se è’ vero o no che la trasformazione in azienda di un ospedale riduce, in particolare in termini di umanizzazione, le prestazioni sanitarie e se realmente riduce le spese sanitarie. Se è’ vero o no che, per ottenere una vera tutela della salute accanto a strutture capaci di prestazioni altamente specializzate sono necessari ospedali capaci di erogare le più diffuse e frequenti domande di cura e diagnosi dei cittadini. Se è’ vero o no che queste si possono ottenere con strutture più vicine ai luoghi di vita. Se è ’ vero o no, che con una spesa molto minore sarebbe possibile l’adeguamento delle strutture esistenti, come indirettamente confermato dal consigliere Severi , che ha riferito di una potenziale spesa di 40 milioni di Euro, in una relazione del 2011 della Regione si parlava di trenta)”.
“Soprassediamo sulle tematiche economiche ed ambientali. Nulla di tutto ciò è stato contraddetto della nostra mozione nel dibattito, resta pertanto la convinzione che ci troviamo di fronte ad un progetto di sanità nella nostra provincia che ha il semplice scopo un improvvido e generico taglio della spesa , che ha ridotto e temo ridurrà ulteriormente la qualità della tutela della salute dei cittadini delle nostre vallate”.