Fano (PU) – “Stiamo assistendo ad un vero massacro della sanità dalla costa all’entroterra. Il Piano Socio Sanitario vigente è molto chiaro, parla di un’unica struttura provinciale ‘con un livello minimo di assistenza e cura’. Eppure, nonostante la drammatica chiarezza dei documenti ufficiali, c’è chi continua a sostenere la bontà dell’operazione ‘ospedale unico’”. Ad intervenire sulla questione sanità è Dana Pierpaoli, consigliere comunale di Fano Città Ideale.
“Altri per giustificare le scelte regionali sostengono che ‘fino a quando non ci sarà l’ospedale unico gli attuali ospedali devono funzionare’ non rendendosi conto del fatto che Fano come Pesaro com’è accaduto nell’entroterra non funzionano proprio per giustificare l’Ospedale Unico’. La questione non è a nostro avviso dove fare l’Ospedale Unico ma piuttosto cosa cambia con un unico ospedale per tutta la provincia di Pesaro-Urbino. A questo risponde il Piano Socio Sanitario: ‘livello minimo di assistenza e cura’. Le eccellenze, quelle vere sono previste solo ed esclusivamente ad Ancona. Per il resto si spalancano le porte al privato al quale già da tempo i cittadini sono costretti a rivolgersi spinti dalle inaccettabili liste di attesa. La perdita di un ospedale, secondo noi, non è solo sanitaria ma anche economica anche per questo Fano Città Ideale a gran voce ribadisce il NO all’ospedale unico”.
“Pur apprezzando la recente creazione della pagina facebook Ospedale Marche Nord a Chiaruccia-NO Fosso Sejore non possiamo non evidenziare che aderendo alla proposta del sito Chiaruccia indirettamente si accetta e si concorda con la strategia regionale di un solo ospedale per provincia avvallando la volontà della Regione. Non serve una cattedrale di cemento,non serve un nuovo ospedale unico, ma sono necessarie una riorganizzazione ed una riqualificazione dell’esistente”.
“Ci rendiamo conto che il Sindaco Seri, nonostante alcune apprezzabili prese di posizione, trovi serie difficoltà a difendere posizioni diverse da quelle imposte dal PD regionale visto che la Giunta fanese è sorretta da esponenti di quel partito”.
“Le strade sono due. La prima: il Sindaco, che dovrebbe rappresentare l’intera città , prende atto che la città di Fano pagherà pesantemente la scelta l’Ospedale Unico e PD o non PD decide di farla finita con il gioco delle parti e prende una posizione chiara e netta a difesa del Santa Croce senza tergiversare oltre oppure accetta di ingoiare il rospo e si adegua alla realtà politica pagando pegno alle prossime amministrative”.